lunedì 10 novembre 2014

NEW YORK CITY MARATHON 2014....UN SOGNO DIVENTATO REALTA'

Nel 2011 quando iniziai a correre, dopo la Bavisela, mi fu fatta questa domanda dalla mia famiglia: Quando andremo a New York?? Li per li non ci feci tanto caso, ma la mia risposta fu, quanto scendo in maratona sotto le 04 ore... Uhmm 4 ore pensai, fra un vita.. Da li a poco i tempi iniziarono a scendere in maniera abbastanza drastica, ma quando l'anno scorso, correva il 2013, in quel di Ferrara finii la maratona in 3.56.20 non potei più tirarmi indietro da questa grande incombenza...
Continuai quindi con la mia costanza, di pseudo-atletica amatoriale, ad allenarmi, si con coerenza ma non con quella smania di voler per forza dimostrare qualcosa a qualcuno, finchè il tempo cominciò veramente della preparazione cominciò a restringersi.. Tempo fatto di uscite ad orari impossibili (05 del mattino oppure 22 di sera) al fine di potermi allenarmi anche quando il meteo o esigenze affettive e non avrebbero ostacolato questo obiettivo.
Detto fatto il giorno 30 ottobre 2014 sono sbarcato all'aereoporto della grande mela ben sapendo che sarebbe stata un gara particolare (che tutti reputavano non da personale), convinto delle mie possibilità e di gustarmi una gara unica nel suo genere, piena di vita e di colori.
Dopo un primo assaggio del fondo fatto il 31 ottobre, presso la zona dell'arrivo, che tra l'altro veniva allestito, mi si sono affacciate due considerazioni importanti ovvero 1 che per quanto strano fosse, almeno il tratto finale era molto nervoso con sali-scendi considerevoli, 2 che il meteo molto probabilmente l'avrebbe fatto da padrona...(con pioggia-vento e temperature vicino ai 10 gradi centigradi).
Domenica mattina la sveglia era prevista per le 04.30 (orari inumani che ricordavano quelli degli allenamenti estivi).. Dopo una colazione non proprio frugale (fatta con due panini con formaggio e prosciutto e una confezione di latte.....io mangio così ragazzi non mi trattengo)...tramite i bus ci si dirige verso la partenza fissata a Staten Island presso un fortino; le strade sono ancora deserte anche se qualche macchina comincia a vedersi.... Ore 07.45 si arriva alla partenza, comincio a guardarmi attorno e vedo una quantità inumana di gente, di razze culture e lingue diverse, pronti a “trascorrere” circa 6 ore tutti assieme; mi accingo a ricercare la mia griglia di partenza... Tenete conto che, a seguito della moltitudine di gente sono previste 4 ondate di partenza (wave) a loro volta divise in griglie (corral)... La mia ondata, fatta in base al proprio personale (per me quello di Ferrara), era prevista per le 10.05 (wave 2 e corral orange)... I controlli per visionare che tutti entrino correttamente sono molto scrupolosi e inizia a farsi avanti l'idea nella mia testa di un gara da farsi con la testa e l'idea di vedere la gente usi e consuetudini di questo popolo americano.
Ore 10.05, colpo di cannone si parte, il primo ostacolo lo troviamo sul ponte di Verrazzano dove il vento proveniente dall'Atlantico ci sposta di peso ma li per li non ci bado...mi viene l'idea di controllare il garmin e questo segna 4.45 al km (troppo se si considera che devo fare 42 km) decido quindi di rallentare e passare a 5 al km che risulta più gestibile----Quello che vedo a destra e a sinistra è veramente un muro di gente che ci tifa, con voci e cartelli... Proprio un altro mondo... Al decimo km passo in 50 minuti ed è tutto liscio... Il fondo ben asfaltato non è come sembra, ovvero come lo vediamo dai filmati youtube ma è un continuo lento sali-scendi... Al ventesimo transito in 1h40 minuti è nessun cedimento è visibile; si sale sul fantomatico ponte del Queensboro, un ponte lungo più o meno due km, bruttino, che mi permette di guardare l'Hudson river, il fiume di New York... Qui a causa dello spazio strettino e dalla presenza di enormi edifici, il garmin fa le bizze e segna 6.10 al km...ma di botto scende a 3.58 quando lo si attraversa, complice anche il boato della gente che ci aspetta subito sotto....un calore incredibile ragazzi cose inennarrabili... Al Queensboro vedo già atleti in crisi ma tengo duro pensando che siamo appena al 26 km.... Poco dopo si inizia con la 1st Avenue..un drittone che sale lentamente, ed è li che deve iniziare a ragionare la testa nella maniera corretta, un leggero allungo può veramente distruggere quanto di buon fatto fin ora...siamo all'inizio del 30 km e il tempo è 2h34; in me inizia farsi evidente l'idea che forse posso ripetere il tempo fatto a Roma quest'anno (3.44.20)...via dalla 1st Avenue si arriva alla base della 5th Avenue ovveo gli ultimi 6 km che anticipano Central Park.... Per quanto sia dritta anche questa sale leggermente ed è piena di buche e fosse, bisogna quindi apporre molta attenzione. Ormai Central Park, il polmone verde della megalopoli n.1 della Terra è alla porte e dopo un leggero piattone si continua in questo sali-scendi, che qui risulta essere più accentuato, le gambe iniziano a dare qualche piccolo cedimento, ma riesco a tenere botta...Finiamo il pezzo est del parco, dopo un breve rettilineo si passa al lato ovest sempre in salita, e forse il fatto di vedere tanta gente ancora li a tifarti, mi fa accellerare, per entrare nel parco vero e proprio.....Ultimi 200 metri, ultimo controllo al garmin che segna un stratosferico 3h41.50 e arrivo in volata con le mani al vento e un urlo liberatore che il tempo ufficiale dallo sparo è 3h42.12...E' record personale...... che diventa effettivo in 3.41.13 in quanto il garmin è partito dallo sparo e non dal mio transito sotto lo start.... Un euforia incredibile mi pervade nell'anno del sogno avverato sono riuscito a farmi un regalo stupendo...abbassare il mio personale fatto a marzo di quest'anno, in una gara dove tanti se non tutti dicono che non sia da tempo... La classifica finale poi mi fa piangere di soddisfazione e mi ritrovo 7077 su 50654 atleti classificati... Questo bellissimo risultato lo dedico alla mia famiglia, alla mia squadra che mi ha aiutato con dettagli e filmati vari, e dimostra che nel mio piccolo mi sto ritagliando delle bellissime soddisfazioni. Ragazzi posso dirvi una cosa, fatela almeno una volta nella vita ne vale la pena non c'è paragone a confronto con le nostre gare.... Questo risultato mi sta aiutando molto e mi permette di pensare liberamente che posso migliorare ancora di molto...
Il meteo per quanti abbiano fatto terrorismo, con temperature impossibili e vento trasversale, posso dirvi che è gestibile per chi corre dalle nostre parti... I ristori sono ben forniti e soprattutto li trovate ogni km e mezzo.
Viva la grande Mela, viva gli italiani, che per quanto testoni siano se vogliono possono dimostrare di saperci fare ovunque....
Ora guardo avanti a nuove avventure sopratutto per il 2016 dove la mia testa sta già pensando a Vienna Marathon e Muenchen Marathon ma queste sono altre storie che scriveremo, nel bene o nel male l'anno prossimo.
Un saluto
Flavio